You you can can not not have have both - L'odore e il suo contrario
A Locarno la rada presenta un’esposizione di Sophie Jung e Elodie Pong curata da Riccardo Lisi e parte del programma annuale ‹As a trend, as a friend, as a known enemy›. Le due artiste collaborano in un lavoro osmotico e creano un continuum che interroga le funzioni del linguaggio.
You you can can not not have have both - L'odore e il suo contrario
«Scrivere di musica è come ballare di architettura» è una citazione attribuita a molti - tra gli altri anche a Frank Zappa, Groucho Marx e Bob Dylan - e che dovrebbe evidenziare il paradosso e soprattutto l'incompatibilità delle due coppie di sistemi segnici. Molto più semplice sembrerebbe ballare la musica e scrivere di architettura. Fare e scrivere di arte contemporanea raramente però può prescindere da «ballare di architettura». Il titolo dell'esposizione in corso a la rada, tratto da un testo di Sophie Jung ‹you you can can not not have have both›, infatti si presenta come una sorta di manifesto di questo incontro/scontro di linguaggi. Il cortocircuito tra il senso della frase e il suo raddoppiamento grafico ci avverte che, sebbene tutte le parole siano doppie, non si possono avere entrambi i significati. Non a caso, «both» (entrambi) è l'unica parola non raddoppiata. Questa operazione ricorda il video del 2009, ‹Endless Ends›, dell'altra artista esposta a la rada, Elodie Pong. Il video è un'antologia di fotogrammi tratti da diversi film e contenenti la scritta «The End». Questo montaggio crea una narrazione, negando di fatto il significato letterale della scritta.
Entrambe le artiste lavorano e studiano il linguaggio, di qualsiasi tipo esso sia: se Sophie Jung attua una deleuziana ripetizione differente - il suo lavoro più che formato da moduli sembra ancorato a un tempo antico fatto di errori e risonanze, simile al lavoro di copia degli amanuensi o al gioco del telefono senza fili - Elodie Pong invece sviluppa un'antropologia sensibile dell'olfatto e degli odori, partendo dalla loro dimensione simbolica. Sono infatti presenti a Locarno alcune delle stampe di profumo in 3D create in occasione dell'esposizione ‹Paradise Paradoxe› allo spazio Helmhaus di Zurigo. In queste sculture, il profumo è presente come idea più che fisicamente, in una sorta di traduzione simbolica delle sue caratteristiche. Per esempio, nel glossario sul tema degli odori e dell'olfatto creato dall'artista per la pubblicazione del volume stampato in occasione dell'esposizione zurighese, possiamo leggere una voce sull'architettura invisibile che caratterizza il movimento delle particelle che arrivano al nostro naso. Come non possiamo impedire agli odori, come al linguaggio, di mescolarsi e di muoversi, allo stesso modo i lavori di Elodie Pong e Sophie Jung si incontrano in un'unione osmotica, dove difficilmente si riesce a tracciare un confine netto tra il lavoro delle due artiste che in fondo, ballano di architettura.
Regaida Comensoli, storica dell'arte e curatrice indipendente, regaida@hotmail.com
Ausstellungen/Newsticker | Datum | Typ | Ort | Land | |
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Sophie Jung, Elodie Pong | 29.09.2017 – 21.10.2017 | Ausstellung | Locarno |
Schweiz CH |
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