NeuralRope#1 — Nei meandri di un cervello artificiale
In occasione della terza edizione della Giornata Digitale Svizzera, Alex Dorici e Luca Maria Gambardella inaugurano un’opera urbana nel tunnel di Lugano-Besso, rivelando ai passanti il mondo dei neuroni in silicio con un’installazione interattiva permanente. Elisa Rusca
NeuralRope#1 — Nei meandri di un cervello artificiale
L’artista Alex Dorici è conosciuto per i suoi interventi nei luoghi pubblici – opere geometriche, realizzate con corde o nastro adesivo, che giocano con le infrastrutture già presenti, rivelandone e ricombinandone linee guida e punti di fuga, nell’intento di stravolgerne l’ovvia percezione spaziale. Nel 2018, grazie all’iniziativa collaborativa della città di Lugano ‹Lugano Living Lab›, Dorici incontra Luca Maria Gambardella, direttore dell’Istituto Dalle Molle di studi sull’intelligenza artificiale (USI-SUPSI) di Manno e professore all’Università della Svizzera Italiana. Personalità poliedrica, Gambardella era desideroso di portare uno dei suoi oggetti di ricerca, ossia la progettazione, lo sviluppo e gli usi possibili delle reti neurali artificiali, al di fuori delle mura dei suoi laboratori, al fine di sensibilizzare un pubblico più vasto sulla tematica dell’intelligenza artificiale. Nasce così un ricco processo di scambio di conoscenze e idee che danno la luce a ‹NeuralRope#1. Inside an Artificial Brain›, un’opera d’arte realizzata a quattro mani che combina l’estetica formale di Dorici con la tecnica sviluppata dal team di Gambardella. Nella semi oscurità dai toni cerulei dell’illuminazione ultravioletta, nel tunnel di Lugano-Besso si snodano due corde fluorescenti, una arancione, l’altra bianca, per un totale di quasi 700 metri lineari e mai annodati, come le connessioni neuronali. L’architettura del tunnel diventa quindi modello per una calotta cranica cava, in cui le corde di Dorici ricordano i filamenti di connessione tra i neuroni, che qui assumono l’aspetto di sedici schermi led. Il cervello artificiale di ‹NeuralRope#1› è un sistema autonomo e capace di imparare dall’interazione con i passanti. All’entrata del tunnel è situata una postazione in cui il sistema identifica due tipi diversi di gesti degli spettatori, modificando conseguentemente ciò che vieni riprodotto sugli schermi, così come le colorazioni e la luminosità dell’ambiente. Immagini e gesti specchiano alcuni aspetti formali fondamentali dell’installazione delle due corde, articolando lo spazio del tunnel in uno scenario immersivo basato su due poliedri, il cubo e la piramide. Concepito come un unico universo in cui arte e scienza dialogano spiegandosi l’un l’altra, ‹NeuralRope#1› ci permette di entrare all’interno di un cervello artificiale la cui struttura è messa a nudo. Il luogo pubblico di passaggio si trasforma così in laboratorio aperto, invitandoci a fermarci per scoprire e contemplare il futuro prossimo.
Elisa Rusca è curatrice e dottoranda a Goldsmiths, University of London. elisa.rusca@gmail.com
→ ‹NeuralRope#1 – Inside an Artificial Brain›, sottopassaggio Lugano-Besso, installazione permanente visibile dal 2.9. ↗ www.neuralrope.ch
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