Rolando Raggenbass — Organi senza corpi
Il Museo Comunale d’Arte Moderna di Ascona presenta un’esposizione omaggio dedicata all’artista Rolando Raggenbass, precocemente scomparso nel 2005. Il percorso espositivo esplora le diverse fasi della produzione di Raggenbass, dagli anni Ottanta al primo quinquennio del Duemila.
Rolando Raggenbass — Organi senza corpi
La produzione artistica di Rolando Raggenbass è profondamente legata ad una continua riflessione sul ruolo dell’artista e dell’arte. Ne sono testimoni i taccuini e i quaderni che ci ha lasciato, come anche gli articoli di giornali ritagliati e più volte riletti e commentati a margine. Ancora prima, durante gli anni di formazione, si diploma all’Accademia di Belle Arti di Brera ma parallelamente segue i corsi di filosofia di Fulvio Papi all’ Università di Pavia. Coerentemente, l’esposizione si apre con un’opera particolarmente significativa del 1982 ‹Senza titolo› in cui Raggenbass riprende la figura del funambolo come metafora dell’artista contemporaneo. Durante gli anni Ottanta e i primi anni Novanta questo lavoro di ricerca si traduce principalmente attraverso il medium della pittura, con l’eccezione di inizio e fine carriera, dove Raggenbass sconfina nei territori dalla performance e dell’installazione ambientale, dando vita al personaggio del creatore chirurgo oltre che agli ‹Elfimilza›.
A partire dalla metà degli anni Novanta si attesta la serie delle opere sempre più materiche dei ‹Rossi›, in cui il nero che dominava le opere del periodo precedente, lascia il posto all’organicismo delle macchie rosse, tracce di organi senza corpi, messe in evidenza dall’uso di fogli di plastica stratificati. Secondo le parole dello stesso Raggenbass «Il ricoprire non è solo cura, medicazione, un occultare, ma anche far venire a nuova luce un nuovo quadro clinico, una nuova sindrome iconica o oggettuale». In questa frase riecheggiano le influenze di un peculiare modo di concepire il corpo che si ripropone prepotentemente sulla scena degli anni Novanta e che comprende ad esempio l’esposizione ‹Post Human› o in ambito italiano la rivista d’arte ‹Virus›.
Sembra esserci un rapporto di filiazione tra queste opere, i ‹Rossi› e in particolare la materia aggrumata e vermiglia, e le sculture ambientali dell’ultima produzione di Rolando Raggenbass, gli ‹Elfimilza›. Queste escrescenze tumefatte sono composte da schiuma di poliuretano, un prodotto che viene utilizzato principalmente nell'edilizia per sigillare, riempire dei vuoti e per l'isolamento acustico e termico. Il materiale ha la peculiarità di crescere ed espandersi in modo autonomo adattandosi e trascendendo allo stesso tempo le forme che lo contengono. La schiuma, che l’artista spruzza e vaporizza, sperimentando su diversi oggetti come libri, vestiti e altri elementi presenti nel suo atelier, nelle sculture in esposizione viene inserita in collant femminili di nylon, lasciando poi che la materia, espandendosi, faccia il suo corso, dopo che il creatore chirurgo ha eseguito il suo intervento.
Regaida Comensoli storica dell’arte e curatrice indipendente, regaida.comensoli@gmail.com
→ ‹Omaggio a Rolando Raggenbass (1950–2005)›, fino al 15.5., Museo Comunale d’Arte Moderna, Ascona ↗ www.museoascona.ch
Institutionen | Land | Ort |
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Museo Comunale d'Arte Moderna | Schweiz | Ascona |
Ausstellungen/Newsticker | Datum | Typ | Ort | Land | |
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Omaggio a Rolando Raggenbass — 1950-2005 | 05.03.2022 – 15.05.2022 | Ausstellung | Ascona |
Schweiz CH |
Regaida Comensoli |
Rolando Raggenbass |