Cabaret Voltaire sul Monte Verità — Nuove notazioni sul movimento come linguaggio
Il restauro del Cabaret Voltaire di Zurigo, cominciato in maggio di quest’anno, è l’occasione per lo spazio Dada di riallacciare i rapporti che hanno costituito la genesi della sua storia con il Monte Verità e per illuminare il rapporto storico fra i due movimenti artistici e filosofici.
Cabaret Voltaire sul Monte Verità — Nuove notazioni sul movimento come linguaggio
Sophie Tauber-Arp arriva in Ticino attorno al 1916 e trova sulla collina del Monte Verità una comunità che vive secondo ideali controculturali. Ideali specifici di un modo di vivere che Sophie Tauber-Arp aveva visto ed esperito a Zurigo prendendo parte e godendo degli spettacoli Dada al Cabaret Voltaire. Sul Monte Verità, Sophie Tauber-Arp è parte della scuola di danza di Rudolph von Laban e Mary Wigman. Il linguaggio visivo, espresso tramite le notazioni coreografiche di Laban, porta l’artista e insegnante di arte tessile a interpretare attraverso il suo corpo nuove geometrie, che avrebbero costituito lo spazio di movimento della nascente danza moderna. I movimenti dell’artista, come su di un telaio immaginario, cominciano a tessere i tratti di uno spazio nuovo per un corpo che doveva adattarsi a una nuova vita, quella moderna.
Riaperto come spazio culturale nel 2004, e dal 2020 diretto da Salome Hohl, il Cabaret Voltaire di Zurigo chiude per essere ristrutturato. Una pausa diventata l’occasione per la direttrice di ristabilire, in collaborazione con la Fondazione Monte Verità, il rapporto storico fra i due movimenti artistici e filosofici. Il dadaismo e la Lebensreform si riuniscono così sulla collina asconese per dare vita a una serie di contributi artistici che vedranno protagonisti, fra gli altri, Izidora L. Lethe e Paul Maheke, insieme alla ricercatrice Sophie Doutreligne.
Al centro del programma espositivo pensato è il corpo. L’intreccio e la rilettura del rapporto fra i movimenti artistici storici e le pratiche contemporanee si presenta ai visitatori attraverso un’esposizione che si estende in più punti sulla collina. Izidora L. Lethe presenta una serie di disegni e coreografie all’interno dello spazio espositivo della Casa dei Russi con l’intento di destabilizzare le nozioni elitarie di danza e condurle verso pratiche che possano essere interpretate collettivamente. Le coreografie pensate da Lethe verranno messe in scena da un gruppo di interpreti, al fine di attivare l’idea della conoscenza incarnata che l’artista ritiene tanto fondamentale quanto l’importanza di interventi collaborativi nella realizzazione di una coreografia in divenire. Paul Maheke presenta una performance, pensata per lo spazio della piscina, una danza che si basa sull’idea del corpo come archivio di storia personale ma anche come luogo dove le narrazioni occidentali possano essere rovesciate. La performance verrà accompagnata dall’installazione di pannelli di tessuto sui quali sono stati ricamati dei testi prodotti dell’artista. L’esposizione dei lavori dei due artisti sarà accompagnata dalla presentazione di Sophie Doutreligne che parlerà della sua ricerca relativa alla relazione fra il dadaismo e il corpo come strumento di emancipazione.
Giada Olivotto, Curatrice, co-direttrice di Sonnenstube e di Canale Milva. olivotto.giada@gmail.com
Institutionen | Country | City |
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Cabaret Voltaire | Switzerland | Zürich |
Exhibitions/Newsticker | Date | Type | City | Country | |
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Songs to the Suns — Cabaret Voltaire on Monte Verità | 14.08.2021 to 02.10.2021 | Exhibition | Zürich |
Schweiz CH |
Izidora I LETHE |
Paul Maheke |
Giada Olivotto |