«There is no need for this to exist, and yet it does in a very articulated way», so Andra Ursuta über ihr zwischenzeitlich zerstörtes Elternhaus im rumänischen Salonta. Ihre Erinnerungen an die unauflöslichen Ambivalenzen in der Geschichte Rumäniens hat sie in puppenhausähnliche Raummodelle übersetzt.
Andra Ursuta · Whites, 2015, Installationsansicht Kunsthalle Basel, Courtesy Massimo de Carlo, Mailand/London; Ramiken Crucible, New York. Foto: Philipp Hänger
È possibile leggere il testo completo nell'attuale numero stampato del Kunstbulletin o registrandosi come abbonati.
Buy individual items
Volete solo leggere questo articolo? Potete acquistarlo separatamente qui.
CHF2.—
Dopo aver acquistato l'articolo, questo verrà visualizzato in formato PDF nella finestra del browser. È inoltre possibile farsi inviare l'articolo in formato PDF all'indirizzo e-mail indicato di seguito.
Acquista