In Installationen und Videos untersucht die Genfer Künstlerin Delphine Reist Mechanismen der automatisierten Arbeitswelt in einer globalisierten Welt. In Biel verwandelt sie das Kunsthaus Pasquart in eine metaphorische Fabrik, in der unablässige Aktivität zum Selbstzweck geworden ist.
Delphine Reist · Carton, 2012, Sockel, Spraydose, Teppich, variable Dimensionen. Foto: André Morin
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