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Monika Sosnowska in der Galerie Gisela Capitain

Bislang entwickelte Monika Sosnowska Raumfolgen, die den Besucher einer klaustrophobischen Situation aussetzten. So simulierte sie auf der Manifesta 4 in Frankfurt, 2002, eine Reihe immergleicher Türkabinette und erbaute auf der letzten Biennale Venedig, 2003, einen stark konvergierenden Korridor. In ihrer ersten deutschen Einzelausstellung richtet sie jetzt eine begehbare Grossplastik ein, die sich von solchen Imitationen realer Architektur entfernt und das skulpturale Moment in den Vordergrund rückt.


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