In einer Gemeinschaftsausstellung des Kunstvereins Friedrichshafen und des Zeppelin Museums inszeniert Michael Sailstorfer den Katastrophenfall. Dass er sich dabei dem erwartbaren Reiz-Reaktionsschema des blossen Voyeurismus entzieht, mag verwundern - im Grunde aber ist es nur konsequent.
Michael Sailstorfer · If I should die in a car crash, it was meant to be a sculpture, 2011, Fiberglas, Eisen, Backsteine, Motor, Drahtseil, Theaterstrahler. Foto: Paul Silberberg
È possibile leggere il testo completo nell'attuale numero stampato del Kunstbulletin o registrandosi come abbonati.
Buy individual items
Volete solo leggere questo articolo? Potete acquistarlo separatamente qui.
CHF2.—
Dopo aver acquistato l'articolo, questo verrà visualizzato in formato PDF nella finestra del browser. È inoltre possibile farsi inviare l'articolo in formato PDF all'indirizzo e-mail indicato di seguito.
Acquista