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Martin Brüger in der Galerie Schütte

Es heisst, Galerien seien in der Regel kaum geeignet für Überblicksschauen. Doch im Fall der aktuellen Ausstellung von Martin Brüger (*1965) sind Arbeiten aus drei grossen Werkblöcken versammelt, so dass der Eindruck einer Art Mini-Retrospektive entsteht. Manipulierte Fotografien werden mit Möbelfarbkörpern konfrontiert und eine Rauminstallation rundet die theoretische Kreisbewegung ab, ohne dass ein Zirkelschluss entsteht.


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