Über Jahrzehnte hinweg hat Karin Sander mit sensiblen, oftmals bis zur Unkenntlichkeit reduzierten
Differenzen die Rahmenbedingungen der Kunst zum Thema gemacht. Stets arbeitete die Künstlerin mit dem, was bereits da war, und doch haben ihre ‹Eingriffe› nicht selten das institutionelle Gefüge empfindlich verschoben.
Karin Sander : Personen 1:10, 1998–2000
3D Bodyscans der lebenden Personen, Rapid Phototyping. Courtesy Staatsgalerie Stuttgart
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